In alcune occasioni sono stati preferiti i francesi e gli americani, ora non piú!
Dopo una fuga durata 37 anni é stato estradato in Italia direttamente dalla Bolivia, Cesare Battisti, l’ormai ex membro dei Pac “Proletari armati per il comunismo”.
D’altronde il Presidente Jair Bolsonaro, lo aveva già annunciato durante la sua intensa campagna elettorale: “Se vinco le elezioni per Battisti ci sarà estradizione immediata”.
Così è stato per fortuna. Battisti, già condannato in Italia per quattro omicidi, sconterà l’ergastolo (almeno inizialmente) presso il carcere di Oristano.
Ad esultare per l’esito della vicenda, anche il Ministro degli Interni Matteo Salvini, il quale già in passato aveva più volte dimostrato una certa affinità con le politiche del Presidente Bolsonaro.
A dimostrazione dei buoni rapporti tra i Bolsonaro (padre Jair e figlio deputato Eduardo) ed il Ministro Salvini, non ci sono solo i molteplici tweet che si sono scambiati prima e dopo la vittoria di Bolosnaro, e prima e dopo l’arresto di Battisti.
I due leader, infatti, manifestano una similare linea politicha che fonda le basi su nazionalismo e sicurezza. Anche il metodo é molto simile, basti pensare allo slogan Bolsonaro “Brasil acime de tudo” che tanto ricorda l’ormai ridondante “Prima gli italiani” di Matteo Salvini. In Brasile, Bolsonaro, come nessun altro, ha saputo sfruttare i social media per promuovere la sua candidatura ed arrivare alla vittoria finale. Salvini per conto suo procede con un uso quotidiano e mirato dei social, alternando post enogastronomici a quelli personali, con foto mescolate al messaggio politico del giorno.
Export Brasile, come sono i rapporti tra i due Paesi?
Il dialogo tra Brasile e Italia, dopo l’operazione Battisti è destinato, almeno sulla carta, a svilupparsi ulteriormente. Questa è sicuramente un’ottima notizia per le tante Aziende italiane interessate a fare Export in Brasile. Lo stesso Salvini ha annunciato una visita nel Paese del Sud America per il mese prossimo.
«La collaborazione in campo industriale è, sotto questo profilo, sicuramente uno degli elementi di interesse – spiega il generale Vincenzo Camporini, vicepresidente dello IAI, Istituto affari internazional.Noi abbiamo una tradizione con il Brasile che risale ancora agli anni Trenta, quando acquistarono i primi sei F-55. Abbiamo collaborato con loro per la produzione dell’AMX, un velivolo da combattimento italo brasiliano (66% Italia, 34% Brasile), che abbiamo impiegato durante la campagna militare in Bosnia e stiamo tuttora impiegando. C’è un rapporto, direi, di collaborazione quotidiano tra la nostra industria aeronautica e la loro». Ora con Bolsonaro si delineano nuove prospettive: «Gli ultimi governi brasiliani erano piuttosto tiepidi nei confronti dell’Italia. In alcune occasioni sono stati preferiti i francesi e gli americani. Questo nuovo governo sembra, così a pelle, un pochino più aperto nei nostri confronti, anche visto quello che è accaduto con Battisti. Si potrebbero aprire delle nuove prospettive, ad esempio nel settore navale dove c’è molto da fare. Potrebbe nascere qualche cosa».
Governo italiano – Governo brasiliano
Gli ottimi rapporti ormai ritrovati tra Brasile ed Italia sono ormai evidenti. Oltre a quanto scritto precedentemente, infatti, nel programma del governo Bolsonaro, si citano solo tre Paesi: Stati Uniti, Israele e Italia. L’interesse di Bolsonaro verso il nostro Paese é evidente. A maggior ragione quando in l’Italia abbiamo un governo guidato sempre piú da Matteo Salvini, che come tutti sanno è molto affine ideologicamente a Bolsonaro. Si prevedono quindi l’aumento delle relazioni tra i due Paesi, vedremo in futuro in quale settore ma per il nostro export in Brasile è sicuramente una notiza che fa ben sperare.
LEGGI ANCHE: Elezioni Brasile 2018: Il Profilo e la Grande Sfida del Nuovo Presidente Bolsonaro
Per riamere sempre aggiornato sulle novitá e sull’andamento del mercato brasiliano, registrati alla nostra newsletter e seguici sui nostri canali social Facebook, Google +, Linkedin e Twitter
Your Comment
Leave a Reply Now