Indicatori economici Brasile: Aggiornamento settembre 2024

Alla fine di agosto, il presidente Lula ha ufficialmente nominato Gabriel Galipolo come successore di Roberto Campos Neto alla guida del Banco Central. La nomina, che diventerà effettiva a partire da gennaio 2025, necessita dell’approvazione del Senato.

Il nome di Galipolo era già da tempo il favorito, soprattutto dopo la sua nomina a direttore di Politica Monetaria del Banco Central. Questa decisione arriva dopo mesi di critiche da parte di Lula nei confronti di Campos Neto, accusato di mantenere il tasso di sconto (SELIC) a livelli eccessivamente alti.

In realtà, la politica monetaria del Banco Central ha giocato un ruolo cruciale nel contenere l’inflazione, che nel 2021 aveva superato il 10%. Quando assumerà l’incarico, Galipolo dovrà dimostrare di saper mantenere l’indipendenza decisionale del Banco Central, senza cedere alle pressioni espansionistiche del governo Lula.

Nel frattempo, la disoccupazione continua a diminuire: nel trimestre maggio-luglio 2024 è scesa al 6,8%, rispetto al 6,9% del trimestre precedente. Questo rappresenta il livello più basso di disoccupazione dal 2014, segnalando una fase positiva per l’economia brasiliana, con un PIL previsto in crescita del 2,5% nel 2024. Tuttavia, l’aumento dell’occupazione non è accompagnato da un incremento della produttività del lavoro, rimasta sostanzialmente invariata dal 2012. Questo rappresenta uno dei principali ostacoli alla crescita economica del Brasile.

A fine agosto, l’inflazione ha registrato una crescita annua del 4,35%, leggermente in calo rispetto al mese precedente ma ancora superiore all’obiettivo del 3% fissato dal Banco Central. I prezzi dei combustibili sono aumentati, mentre quelli dei prodotti alimentari sono diminuiti.

Nel mese di luglio, il debito pubblico brasiliano ha raggiunto il 78,5% del PIL, quasi un punto percentuale in più rispetto a giugno (77,8%). Il deficit primario di luglio, esclusi gli interessi sul debito, è stato di 21,3 miliardi di reais, superando di gran lunga le aspettative del mercato. Questo rappresenta un segnale negativo per l’equilibrio dei conti pubblici e la credibilità fiscale del governo.

Nonostante il deficit, le entrate fiscali di luglio hanno raggiunto un record di 231 miliardi di reais. Il governo sta esercitando una forte pressione fiscale sulle aziende e ora sta considerando un aumento delle imposte sui dividendi, già tassati alla fonte. Tuttavia, il Parlamento ha chiarito che non tollererà ulteriori aumenti delle tasse.

L’accesso a Internet è migliorato: secondo l’IBGE, nel 2023 il 92,5% delle famiglie brasiliane aveva una connessione, percentuale che sale al 94,1% nelle aree urbane.

Il 30 agosto 2024, il ministro del Supremo Tribunal Federal (STF), Alexandre de Moraes, ha sospeso il social X (ex-Twitter) in Brasile. La decisione è stata presa dopo che l’azienda di Elon Musk ha eluso l’obbligo di nominare un responsabile in Brasile. La vicenda è iniziata quando X non ha bloccato profili brasiliani accusati di diffondere fake news, contravvenendo a un ordine della magistratura. Le multe hanno raggiunto un totale di 18 milioni di reais e l’assenza di un responsabile di X in Brasile impedisce ulteriori azioni legali.

Il caso sta generando un grande dibattito sulla libertà di espressione e la libertà di impresa in Brasile, che coinvolge anche le più alte istituzioni statunitensi.

Le aziende quotate alla borsa brasiliana hanno registrato un record di dividendi nel primo semestre, distribuendo 147 miliardi di reais agli azionisti. Quasi la metà di questa somma proviene dai due giganti Petrobras e Vale.

Mobly ha acquisito Tok & Stok, nota come l’Ikea brasiliana. Tok & Stok stava attraversando una grave crisi, con un debito di 450 milioni di reais rispetto a una valutazione che, nei suoi anni d’oro, aveva raggiunto 1,1 miliardi di reais. Il valore di acquisto è stato di 112 milioni di reais, con Mobly che si farà carico dei debiti, principalmente verso le banche. Le sinergie tra le due aziende dovrebbero portare a un significativo aumento dell’efficienza e posizionare Mobly come leader in America Latina, con 70 punti vendita.

Avon Cosmetics, leader nel settore cosmetico e acquisita da Natura nel 2020, è entrata in amministrazione controllata negli USA. Per affrontare i debiti, Natura presterà 43 milioni di dollari ad Avon e offrirà altri 125 milioni di dollari per continuare a gestire le operazioni di Avon al di fuori degli USA. Il declino di Avon è iniziato con numerose cause legali intentate da consumatori e dipendenti per gli effetti cancerogeni del suo talco, portando l’azienda all’insolvenza.

Volkswagen ha confermato un investimento di circa 2,2 miliardi di euro nelle sue tre fabbriche nello Stato di San Paolo. Verranno prodotti tre nuovi modelli di auto e sviluppato un nuovo motore ibrido.

Il colosso minerario Vale ha annunciato la nomina del nuovo CEO, Gustavo Pimenta, attuale direttore finanziario di Vale, che prenderà il posto di Eduardo Bartolomeo a partire da gennaio 2025. Questa nomina mette fine alle speculazioni su una possibile scelta pilotata dal governo Lula, contraria agli interessi degli azionisti privati.

Si è conclusa la prima di una serie di aste per le concessioni autostradali brasiliane. Il tratto di 300 km della BR-381, che collega Governador Valadares a Belo Horizonte, è stato assegnato alla 4UM. Il contratto durerà 30 anni, per un valore di 9 miliardi di reais. Le prossime sette aste, previste entro la fine del 2024, riguarderanno la concessione di autostrade negli Stati del Paranà, Goias, Mato Grosso e Minas Gerais.

Ecco l’andamento dei principali indicatori economici:

PIL (Valore aggiunto a prezzi di mercato)

2018

2019 2020 2021 2022 2023

2024

PIL – crescita reale (%)

1,8%

1,2% -3,3% 4,80% 3,00% 2,92%

2,46%

La stima del PIL brasiliano per il 2024 continua a crescere, raggiungendo un +2,46% annuo. All’inizio del 2024, la previsione era di +1,59%, e questo aumento riflette la buona performance dell’economia.

Inflazione e cambio real/dollaro

2018

2019 2020 2021 2022 2023

2024

IPCA (IBGE – %)

3,69%

4,20% 4,38% 10,01% 5,9% 4,47%

4,26%

Anche la previsione dell’inflazione per il 2024 è in aumento, passando dal +4,12% di inizio agosto al +4,26% attuale. A maggio, la previsione era di +3,72%, ma negli ultimi mesi la situazione è peggiorata, contrariamente a quanto accade nel resto del mondo. Il Banco Central ha già indicato che, se l’inflazione dovesse aumentare ulteriormente, è pronto a rialzare il tasso di sconto.

2018

2019 2020 2021 2022 2023

2024

Tasso di cambio R$/US$ (fine periodo)

3,75

4,01 5,19 5,57 5,25 4,95

5,33

Il 3 settembre 2024, il dollaro è quotato a R$ 5,61, stabile rispetto a un mese fa (R$ 5,62). A metà agosto, il real si era apprezzato fino a 5,40 reais, ma nelle ultime settimane si è nuovamente svalutato a causa delle tensioni fiscali interne. Per contenere la crescita del dollaro, il 30 agosto il Banco Central è intervenuto vendendo 1,5 miliardi di dollari e offrendo altri 1,5 miliardi di swap cambiali, senza risultati evidenti.

A livello globale, il dollaro sta perdendo forza a causa del possibile taglio dei tassi di interesse da parte della FED previsto per metà settembre.

L’euro è quotato a R$ 6,22, con un apprezzamento dell’1,4% rispetto a un mese fa (R$ 6,14).

Tassi di interesse

2018

2019 2020 2021 2022 2023

2024

Tassi nominali (fine di período)

6,50%

4,50% 2,00% 9,25% 13,75% 11,75%

10,50%

Tassi reali (deflattore: IPCA)

2,81%

0,30% – 2,38% – 0,75% 8,13% 7,21%

6,24%

Il tasso di sconto (SELIC) rimane al 10,50% e non sono previsti tagli entro la fine dell’anno. Tuttavia, il Banco Central ha segnalato che, se l’inflazione dovesse continuare a crescere, potrebbe riprendere ad aumentare il tasso di sconto. Questa sarebbe una mossa controcorrente, dato che sia la FED sia la BCE dovrebbero iniziare a tagliare i tassi a partire da settembre. Un aumento dello spread tra il tasso brasiliano e quelli statunitensi ed europei dovrebbe teoricamente favorire una valorizzazione del real.

L’Ibovespa ha chiuso la seduta del 2 settembre 2024 a 134.906 punti, con un aumento del 5,8% rispetto alla chiusura di inizio luglio (127.514 punti il 7 agosto 2024). La crescita nel periodo è stata del 6,1% in dollari e del 4,3% in euro. Dall’inizio dell’anno, l’Ibovespa è cresciuto dell’1,7% in reais, mentre è diminuito dell’11% in dollari e del 12% in euro.

L’Ibovespa ha raggiunto il massimo storico il 28 agosto, a 137.144 punti, per poi diminuire leggermente. Alcuni analisti prevedono che possa raggiungere i 150-155 mila punti entro la fine del 2024, approfittando della riduzione dei tassi di interesse negli USA e nella zona Euro. I capitali speculativi tendono a muoversi verso chi offre i maggiori rendimenti, e il Brasile potrebbe tornare a essere una delle mete preferite degli investitori.

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